Testo di Heinrich VonKleist
Regia di Roberto Biella Battista
Un giudice, una contesa apparentemente banale che nasconde un delitto più grave, una soluzione che, per quanto sconcertante, chiude un caso: questa è la trama lineare de La brocca rotta. Eppure, fin dalla prima scena, s’intuisce che, al di là di ciò che appare, la questione è più complessa.
Sotto una superficie priva di increspature, la commedia di Von Kleist nasconde venature drammatiche che veicolano il medesimo messaggio: l’uomo ha bisogno di giustizia anche quando questa – a causa della natura stessa dell’essere umano – è inaffidabile e ingiusta.
La giustizia umana non può essere verità oggettiva e la verità, tema caro a Von Kleist (il nostro pubblico ricorderà al riguardo il suo Anfitrione da noi portato in scena nel 2004), è un’inafferrabile chimera di cui si può soltanto parlare. La parola è dunque l’unico oggetto di cui l’uomo dispone: la differenza fra il bene e il male è nell’uso che se ne fa. Purtroppo, mai come oggi, in una società che ha messo in discussione ogni punto di riferimento un tempo stabile, dalla famiglia alle istituzioni civili, politiche e religiose, la parola si fa strumento di seduzione, manipolazione, abuso: con tutte le rotture – e le emorragie di valori – che ne conseguono. Di qui deriva, fra l’altro, la nostra scelta di non tradurre dal tedesco, non porgendo quindi un significato afferrabile, il nome del personaggio che potrebbe disvelare la verità proprio perché nel nome la porta: Licht (ovvero “Luce”). Ognuno è condannato invece a portare in se stesso – perlopiù al buio – soltanto il proprio “inciampo”, un difetto di fabbrica o, se preferiamo, un peccato originale.
CAST ARTISTICO & TECNICO
Adam, giudice
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Giorgio Berardo |
Marta, querelante |
Donatella Percoco |
Valter, giudice ispettore del tribunale |
Mauro Taba |
Eva, figlia di Marta, fidanzata di Roberto |
Cecilia Spampinato |
Roberto, operaio e riservista dell’esercito, imputato |
Francesco Testa |
Brigida, testimone |
Luisa Donalisio |
Licht, cancelliere
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Raniero Cane |
Vito, prete, fratello di Roberto
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Luca Bertero |
Margherita, segretaria del giudice Adam
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Chiara Marzano |
assistente del giudice
ispettore Valter |
Enrico Marzano |
adattamento, regia
e impianto scenico |
Roberto Biella Battista |
scene, costumi
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Luisa Donalisio |
allestimenti scenici e |
Mirko Levrini, Valter Cheinasso |
impianto luci |
Alessandro Biella |
acconciature |
Marco Civallero |
trucco |
Simona Ghigo |
organizzazione
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Bruna Biella Gemma Cosa |